MANIFESTAZIONI U.N.U.C.I. E COMUNE
CENT'ANNI DELLA GRANDE GUERRA
Galleria Espositiva Piazza Cavour
INCONTRI
Dal Centenario della Grande Guerra alla valorizzazione dell'identità della città". Questo il progetto ideato dal comune di Monfalcone, in collaborazione con diverse associazioni del territorio e che, tra quasi 400 progetti presentati, ha avuto il riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Riconoscimento che non è solo morale, ma che si è concretizzato anche in modo economico: 43.000 euro sono stati assegnati per dare modo all'amministrazione, nel periodo che va dal 23 maggio al 3 giugno, di proporre varie attività legate al Centenario della Prima Guerra Mondiale.
"Un risultato importante perché conferma il valore delle idee e la capacità di trasformarle in atti concreti" sottolinea il primo cittadino di Monfalcone, Anna Maria Cisint. "Per noi è importante: riteniamo, infatti, che l'identità della città passi dal recupero della memoria e dei segni della storia.
Il centenario" continua Cisint "non è solo una celebrazione ma un'opportunità per valorizzare il presente e il futuro, ricordando il passato".
Il tutto comincerà da un'importante esposizione fotografica, che sarà allestita nella Galleria Comunale di Piazza Cavour, nella quale, tra le oltre 2000 fotografie, l'Unuci ne ha selezionate 200 scattate da militari e reporter dell'esercito austroungarico. Ad accompagnarle numerose note a margine, utili per comprendere la quotidianità e i sentimenti di queste persone, per cercare di comprendere la vita militare e di trincea.
La mostra fotografica sarà occasione per organizzare numerosi incontri, sempre in galleria e tutti alle 18.30, dedicati a 'Nel Centenario della Grande Guerra. Conflitti di ieri e di oggi'.
Si inizierà il 29 maggio con 'In guerra con il passato' con Paolo Mieli, storico e curatore dei programmi di Rai Storia, si proseguirà il 30 maggio con 'Gli occhi della guerra' con il reporter e inviato di guerra Fausto Biloslavo, mercoledì 31 maggio con "Guerra, scienza e filosofia" con lo scrittore e divulgatore scientifico Piergiorgio Odifreddi e si concluderà giovedì 1 giugno con 'Gorizia nella Grande Guerra, Monfalcone nella Grande Guerra.
Il fronte dell'Isonzo e l'amarcord del Centenario' con Roberto Covaz che presenterà il suo libro, Giovanni Manzini dell'Unuci per la presentazione del catalogo della mostra e Lucio Gregoretti.
Ci sarà anche l'intervento del sindaco, Anna Maria Cisint che nell'occasione lancerà un'altra serie di iniziative legate al Centenario, che saranno organizzare dal comune.
Già mercoledì 24 maggio, in galleria si terrà il recital di operette 'Canti della notte d'Europa. Prima e dopo il mormorio del Piave' con la regia di Luciano Santin e l'intervento di Paolo Rumiz.
Nel Centenario della Grande GuerraConflitti di ieri, conflitti di oggi
lunedì 29 maggio ore 18.30
In guerra con il passato Paolo Mieli storico, curatore RaiStoria sulla Grande Guerra
martedì 30 maggio ore 18.30
Gli occhi della guerraFausto Biloslavo giornalista, reporter dai fronti di guerra
mercoledì 31 maggio ore 18.30Guerra, scienza e filosofiaPiergiorgio Odifreddi scrittore e divulgatore scientifico e filosofico
giovedì 1 giugno ore 18.30
Gorizia nella Grande Guerra,Monfalcone nella Grande GuerraIl fronte dell'Isonzo e l'amarcord del centenarioRoberto Covaz, Lucio Gregoretti, Giovanni Manzini Presentazione del libro dello scrittore Roberto Covaz e del catalogo della mostraIntervento del SindacoAnna Maria CisintCent'anni della nostra storia
RECITAL
mercoledì 24 maggio ore 18.30 Canti della notte d'Europa.
Prima e dopo il mormorio del PiaveCon Marzia Postogna, Massimiliano Borghesi,Cristina SantinIntervento video/voce di Paolo Rumiz
Regia Luciano SantinIn collaborazione con Associazione Operetta
CONFERENZE ORGANIZZATE DA
U.N.U.C.I. - UNIONE NAZIONALE UFFICIALE IN CONCEDO D'ITALIA
IN COLLABORAZIONE
CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
LA GRANDE GUERRA
IL FRONTE DELL' ISONZO
Autore: Covaz Roberto
Collana: Fuori collana
"Se sarà femmina si chiamerà Piera, la figlia della guerra". Primi di novembre del 1918; dopo quattro anni di sofferenze inaudite il ritorno in città del Regio esercito italiano pone fine alla Prima guerra mondiale che ha maciullato oltre centinaia di migliaia di giovani vite lungo il fronte dell'Isonzo, il cuore dei goriziani sopravvissuti ai bombardamenti italiani e austroungarici.
Di quella che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento era stata l'elegante e raffinata Nizza austriaca non restano che macerie.
Tra mura sbrecciate, strade disastrate dalle artiglierie e in un'aria ammorbata dall'odore di morte, si aggirano Damijan e Maddalena.
Hanno deciso che la loro creatura avrà lo stesso nome di Piero, amico goriziano di infanzia di Damijan, arruolato giovanissimo nell'esercito imperiale allo scoppio della guerra, nel luglio del 1914 e rimasto ferito in modo irreversibile durante una battaglia sul fronte orientale. Damijan, Maddalena, Piero e altri personaggi popolano questa sorta di saggio in forma di racconto che intende essere omaggio a quei goriziani che un secolo fa hanno sopportato l'orrore della guerra.
Nelle pagine del libro, scandite da una scrittura tambureggiante come fosse una cronaca in presa diretta, si intrecciano i drammi dei protagonisti, la precaria quotidianità della Gorizia in guerra, le grandi battaglie che si sono combattute attorno e gli avvenimenti che hanno sconvolto l'esistenza di una città che è stata una delle più grandi e tragiche capitali della Prima guerra mondiale.
Il ricco contributo iconografico contribuisce infine a farne un libro unico nel suo genere. Il primo che racconta cosa sia stata la guerra a Gorizia.
DISERTORI IN ADRIATICO
venerdì 31 marzo 2017
"Disertori in Adriatico" tratta aspetti pressoché sconosciuti della Grande Guerra 1915-1918. Vicende di diserzioni dalla sponda orientale verso l'Italia che hanno come protagonisti singoli uomini o gruppi di sudditi austroungarici: congiure, moti, rivolte di marinai, passaggi nelle file italiane di interi battaglioni slavi. Vengono pure raccontate le vicende di eroi, come quella di Nazario Sauro, le sofferenze di decine di migliaia di civili istriani deportati nei campi di internamento austriaci e ungheresi, i particolari dell'affondamento delle corazzate austriache Szent István e Viribus Unitis, la verità sulla Beffa di Buccari travisata da D'Annunzio, i bombardamenti aerei italiani sulle città istriane popolate da italiani e tanti altri episodi finora ignorati o poco conosciuti nel nostro Paese. Allo scopo l'autore si è servito anche di documenti e fonti austriache e jugoslave.
INCONTRI CON PROTAGONISTI
E SCRITTORI
OTTOBRE 2017
CERIMONIA FIACOLA ALPINA - CERIMONIA ONORE AI CADUTI.
RICORDO FALCONE E BORSELINO